La mappa rappresenta i contorni dell’Australia e della Nuova Zelanda, nonché delle molte isole adiacenti dell’Oceania.
Segni convenzionali
Pieno, nero – territori non oceanici;
linee – le coste di isole e territori appartenenti all’Oceania;
scritte braille – nomi o iniziali del nome di Stati e arcipelaghi;
il vuoto è il mare o, se all’interno, la terraferma.
Esplorazione
Disponete la mappa per il lungo, con l’angolo tagliato in alto a destra. Così il nord è sul lato lungo più lontano da voi.
Una prima esplorazione a due mani vi fa subito trovare un’area tutta piena all’angolo alto a sinistra: sono parte dell’Asia e in particolare dell’Indocina, dell’Indonesia e delle Filippine.
Proprio da queste parti passa l’Equatore, quindi tutto il resto è nell’emisfero Australe.
Trovate poi un ampio spazio tutto circondato da una linea al cui centro si trova la scritta Australia. Sull’angolo a destra in basso invece, abbiamo riportato la Nuova Zelanda che non sarebbe lì ma un po’ fuori dalla mappa. Per questo è racchiusa da una linea tratteggiata che fa un quarto di circonferenza.
Anzitutto faremo il giro dell’Australia notando man mano le isole e gli arcipelaghi adiacenti.
La superficie dell’Australia è di 7 milioni e mezzo di kmq. Osservate a nord-est una penisola lunga e stretta come un dito puntato: è la penisola di Capo York. Alla sua destra si estende il Mar dei Coralli. Il territorio appartiene allo Stato del Queensland della Federazione Australiana, e al largo delle coste del Queensland si snoda la più grande barriera corallina del mondo: 2.900 barriere collegate tra loro, 900 isole, 345.000 chilometri quadrati, oltre 2.200 km di lunghezza. Ospita circa 1.500 specie di pesci, e la sua sopravvivenza è oggi appesa a un filo a causa del surriscaldamento degli oceani.
La penisola di Capo York pare additarci una terra al di sopra: è la grande isola della Nuova Guinea, in parte indonesiana (ad ovest, piena) e in parte (Papua Guinea) appartenente al Commonwealth (cap. Port Moresby). È la seconda isola più grande al mondo dopo la Groenlandia.
Torniamo all’Australia e andando in senso orario troviamo la grande insenatura del golfo di Carpentaria, delimitato ad est dalla penisola di Capo York di cui abbiamo detto e ad ovest dalla Terra di Arnhem. Lo Stato australiano di cui fa parte è ancora il Queensland.
Circumnavighiamola e scendiamo in direzione sud-ovest entrando nell’Oceano Indiano.
A sud del continente si apre la Grande Baia Australiana, su cui si affacciano ben tre Stati della Federazione: Australia Occidentale, Australia Meridionale, e Victoria.
A sud-est, oltre lo stretto di Bass c’è la Tasmania, un altro degli Stati della federazione australiana.
Qui appare come un’isola, ma in verità è un arcipelago di più di 300 isole. Ad ovest è ancora Oceano Indiano. Ad est c’è il Pacifico, e più precisamente Mare di Tasman.
Risalendo la costa orientale troviamo ad una buona distanza le isole di Vanuatu (un arcipelago di 83 isole della Melanesia).
Nuova Zelanda e altre isole
È il Paese che si trova proprio agli antipodi dell’Italia: se potessimo fare un buco ai nostri piedi e dritto dritto attraversare il nostro pianeta arriveremmo lì, e infatti si trova al 41° parallelo. Anche la superficie è poco meno di quella italiana, ma loro sono solo poco meno di 5 milioni d’abitanti!
È a 2000 km a sud dell’Australia ed è bagnata dal Mar di Tasman. È formata da due grandi isole e da una infinità di isole minori. Tra le due isole c’è lo stretto di Cook (22 km). Il capoluogo è Wellington, ma dipende dalla Gran Bretagna.
Alla Oceania poi appartengono un sacco di isole del Pacifico, in parte riportate nella mappa, in parte no perché il Pacifico è molto, molto grande. Sono tradizionalmente raggruppate in Polinesia (molte isole), Micronesia (piccole isole), Melanesia (isole nere… e non chiedeteci perché nere).
Alla Polinesia appartengono, oltre ad altri, questi arcipelaghi:
le Hawaii (Stati Uniti, non riportate) dove si trova il celebre porto di Pearl Harbour che i Giapponesi attaccarono il 7 dicembre 1941;
l’Isola di Pasqua (Cile, non riportata);
Kiribati (scritta estesa, cap. Bairiki cioè quasi un anagramma!), una piccola repubblica parlamentare di neanche mille kmq e che altri attribuiscono alla Micronesia;
Tonga (scritta estesa, cap. Nukuʻalof), un piccolo regno sotto i mille kmq;
Tahiti (Polinesia francese, non riportata);
Tuvalu (sigla “TUV”) di soli 26 kmq. È formato da 9 atolli, poco al di sopra del livello del mare: minaccia di essere sommerso dall’innalzamento del livello delle acque!
Samoa (scritta estesa, parte indipendente degli USA), meno di 3000 kmq.
La Micronesia è formata da centinaia di piccole isole disseminate nell’immensità dell’oceano Pacifico. Tra esse qui trovate:
le Isole Marshall, una repubblica di 181 kmq;
Nauru, ancor più piccola repubblica: 22 kmq solamente!
Palau, 400 kmq… tutti posti dove ci è facile immaginare una vita molto diversa dalla nostra e, chissà, migliore!
Alla Melanesia appartiene una grande isola, la Nuova Guinea, e poi tante isole molto più piccole. Segnaliamo qui le Isole Figi (non riportate), complessivamente grandi come una nostra regione; Papua Guinea, di cui abbiamo già detto; e infine Vanuatu, come una delle nostre regioni piccole!