Mappa dell’Africa

La mappa rappresenta le coste e i confini interni del continente africano e le parti adiacenti di Europa e Asia.

Segni convenzionali

Pieno, nero – territori non africani;
solchi nel pieno – i confini tra gli Stati non africani;
linea grossa – la costa;
linee più sottili – confini interni tra gli Stati;
scritte braille – iniziali del nome dello Stato;
linea punteggiata fine – per condurre dalla scritta braille al relativo Stato;
il vuoto è il mare o, se all’interno della costa, il territorio degli Stati africani.

Il giro dell’Africa

Disponete la mappa in verticale con l’angolo tagliato a destra in alto. Ora il lato corto più lontano da voi è il nord. Lì è riportato uno scampolo d’Europa e se avete pratica con la caratteristica forma dell’Italia la potrete trovare, benché non intera, tutta piena, tutta nera.

Noi però per il nostro giro partiremo come Vasco de Gama dal Portogallo e cioè dall’angolo in alto a sinistra della mappa. Lì ci bagniamo nell’oceano Atlantico ma la prima terra europea che troviamo è proprio il Portogallo, quasi un rettangolo.

Per una dettagliata descrizione dei confini europei, consultate la tavola che rappresenta l’Europa.

Scendiamo lungo la costa atlantica portoghese che rientra un po’ e oltrepassato il solco-confine tra Portogallo e Spagna, incontriamo, a poca distanza da questa, la prima costa d’Africa: Questo è lo stretto di Gibilterra che divide l’Atlantico dal Mediterraneo e la Spagna dal Marocco per soli 14 km. Seguiamo ora la costa occidentale africana e scendiamo verso sud.

Dopo il Marocco (sigla “MAR”, con capitale Rabat), incontriamo il Sahara Occidentale (sigla “SAH”, con capitale El Aaiùn) e poi la Mauritania (sigla “MAU” con capitale Nouakchott) situata sulla costa atlantica del deserto del Sahara.

Dopo la Mauritania si passa dall’Africa Araba all’Africa Nera e il primo Paese che incontriamo è il Senegal (sigla “SE”, capitale Dakar).

Purtroppo qui le cose si confondono un po’ nella mappa tra confini e sigle. Il fatto è che lo Stato del Gambia (sigla “G”, capitale Banjul) si trova totalmente all’interno del Senegal, ne è una enclave.

A sud del Senegal c’è la Guinea Bissau (sigla “G”, capitale Bissau) e, sempre seguendo la costa atlantica la Guinea e basta (sigla “GUY”, capitale Conakry). Mentre la costa piega verso sud-est, a sud della Guinea si affacciano prima la Sierra Leone (sigla “SIE” all’esterno, capitale Freetown) e poi la Liberia (sigla “LIB” all’esterno, capitale Monrovia).

Ora la costa va dritta verso est e su questo tratto ci sono la Costa d’Avorio (sigla “AVO”, capitale Yamoussoukro), poi il Ghana (“GH”, capitale Accra), il Togo (scritta all’esterno, capitale Lomé) e il Benin (scritta all’esterno, capitale Porto Novo) che si presentano stretti e lunghi con una porzione di costa molto piccola: in verità sono 700 km circa!

Siamo ormai profondamente entrati nel grande golfo di Guinea che corrisponde alla costa orientale dell’America del Sud. Troppo tempo fa i due continenti erano uniti e la spaccatura si vede ancora: se potessimo riavvicinarli, si incastrerebbero!

Dove la costa si volge a sud-est c’è la Nigeria (sigla “NIG”, capitale Lagos). Qui sfocia in delta il fiume Niger, il principale fiume dell’Africa occidentale, con una lunghezza complessiva di circa 4.160 km. Nasce al confine tra Guinea e Sierra Leone e con un corso a forma di mezzaluna attraversa il Mali, il Niger, costeggia il Benin, attraversa la Nigeria e sfocia infine nel Golfo di Guinea. Poi la costa va decisa verso sud e lì c’è il Camerun (“CAM”, capitale Yaoundé), poi il piccolo Stato della Guinea Equatoriale (senza sigla, con capitale Malabo).

Di fronte, nelle acque dell’oceano si trova l’arcipelago di Sao Tomé Principe dal nome delle due isole maggiori (scritta all’esterno con linea tratteggiata che le punta, capitale Sao Tomé) e proprio da qui passa l’Equatore, che prosegue nel Gabon (cap. Libreville).

Al di sotto ci sono la Repubblica del Congo (scritta all’esterno, capitale Brazzaville) e la Repubblica Democratica del Congo (sigla “DRC”, capitale Kinshasa).

In questo tratto di costa si apre il grande estuario del Congo, fiume dell’Africa equatoriale lungo 4.374 km, il secondo più lungo del continente dopo il Nilo, e il secondo al mondo per portata d’acqua e ampiezza del bacino dopo il Rio delle Amazzoni.

Lunghi tratti di costa verso sud occupano prima l’Angola (sigla “ANG”, capitale Luanda), la Namibia (sigla “NAM”, capitale Windhoek) e finalmente il Sudafrica, terra di diamanti e di Nelson Mandela (sigla “SOUTH”, capitale Città del Capo). E il capo di Buona Speranza è proprio lì, estremo limite meridionale dell’Africa, un po’ oltre il 34° parallelo sud, mentre lo stretto di Gibilterra è al 36° nord.

D’ora in poi risaliremo lungo la costa orientale dell’Africa, lasciando le acque dell’Atlantico per immergerci in quelle dell’Oceano Indiano.

Proprio all’interno del Sudafrica si trova il Lesotho (scritta all’esterno, capitale Maseru), tutto arroccato sui monti tra 1400 e 1800 metri d’altitudine, e a salire lo Swaziland (scritta all’esterno, capitale Mbabane), anch’esso quasi tutto racchiuso nel territorio sudafricano.

Risalendo troviamo il Mozambico (sigla “MOZ”, capitale Maputo) che occupa la costa per lunghissimo tratto. È qui che sfocia in delta il fiume Zambesi dopo aver attraversato diversi Stati di quest’area. Con i suoi 2.574 km di lunghezza è il quarto fiume più lungo dell’Africa, e il più grande tra i fiumi che sfociano nell’Oceano Indiano. La sua sorgente si trova in Zambia, e il fiume scorre poi in Angola, lungo il confine tra Zambia e Zimbabwe, fino al Mozambico. La caratteristica più spettacolare dello Zambesi sono le cascate che si formano lungo il suo corso: tra queste vi sono le cascate Vittoria, che sono tra le più belle e spettacolari del mondo. Nonostante la sua lunghezza, lo Zambesi è attraversato da solo 6 ponti.

Di fronte alle coste mozambicane c’è la grande isola del Madagascar (“MAD”, con capitale Antananarivo) e oltre, quasi al margine della mappa le isole Mauritius (sigla “MAU”, cap. Port Louis).

Ma torniamo al Mozambico. Il suo confine nord lo separa dalla Tanzania (“TANZ”, cap. Dodoma). Al suo interno si trova il Kilimangiaro, un vulcano che per ora fa solo fumarole come il Vesuvio. Con i suoi 5.895 metri d’altezza è il monte più alto del continente, la montagna singola più alta del mondo e uno dei vulcani più alti del pianeta.

Di fronte alle coste della Tanzania si trova l’isola di Zanzibar (“ZANZ”, capitale Zanzibar City). Oltre, un puntino solitario con la scritta “SEY” indica l’arcipelago delle Seychelles (cap. Victoria) che, a dir la verità, sono ben 115 isole.

Torniamo però a Zanzibar che è tanto vicina alla Tanzania quanto al Kenya che si trova un po’ più a nord (sigla “KEN”, capitale Nairobi). Risalendo dal Kenya arriviamo in Somalia (“SOM”, cap. Mogadisho) e al cosiddetto “Corno d’Africa”.

Aggiriamo la punta del corno, seguiamo la costa della Somalia in direzione ovest ed ecco che all’orizzonte ci appare l’Asia (il pieno nero), e anzi più specificamente lo Yemen, ultima propaggine della penisola arabica, e in Africa il piccolo Stato di Gibuti (sigla “G”, cap. Gibuti) e lo stretto di Bab-el-Mandeb che ci fa entrare nel Mar Rosso.

Per una dettagliata descrizione dei confini asiatici, consulta la tavola che rappresenta l’Asia.

La costa che adesso trovate a sinistra del mare è quella dell’Eritrea (sigla “E”, cap. Asmara). Segue il Sudan (scritto per intero, cap. Khartum situata in corrispondenza della confluenza del Nilo Bianco e del Nilo Azzurro). Così, proseguendo verso nord, anche prima di leggere la sigla “EGI”, sappiamo che c’è l’Egitto (cap. Cairo).

Chiude il Mar Rosso la penisola del Sinai, oggi egiziana, e non potremmo più proseguire se da circa 150 anni non ci fosse il canale di Suez. Qui non lo trovate, ma dovete immaginarlo tra Africa e Asia, nell’unico punto in cui sono attaccate, benché si trovi oggi tutto in territorio egiziano. È lungo 193 km, profondo 24 metri e largo 210 circa.

Eccoci allora nelle acque più familiari del Mediterraneo. Volgiamo la prua ad ovest e incontreremmo il delta del Nilo che qui non è riportato. Il Nilo è lungo 6.852 Km. Contende il primato della lunghezza al Rio delle Amazzoni. Ha due grandi affluenti, il Nilo Bianco e il Nilo Azzurro; quest’ultimo contribuisce con un maggior apporto di acqua e di limo fertile, ma il primo è il più lungo. Il Nilo Bianco nasce convenzionalmente dal Lago Vittoria in Uganda, ma le sue fonti si spingono fino al Ruanda ed al Burundi; scorre poi verso nord in Uganda e in Sudan meridionale. Il Nilo Azzurro invece nasce convenzionalmente dal Lago Tana in Etiopia, e scorre attraverso il Sudan. Come abbiamo già detto I due fiumi s’incontrano e si fondono presso la capitale sudanese Khartum.

Superato il delta, entriamo in Libia (sigla “LIB” la cui capitale sarebbe Tripoli, ma chissà se dura! L’insenatura che trovate senz’altro sulla costa libica è il celebre golfo della Sirte. All’interno, finito il benefico effetto delle acque del Nilo, domina quasi incontrastato il Sahara che arriva fino all’Atlantico.

Superata la Libia c’è la Tunisia (sigla “TU” all’esterno, capitale Tunisi) che si protende verso la Sicilia. Aggirata la Tunisia il Mediterraneo bagna l’Algeria (“ALG”, cap. Algeri) e finalmente torniamo al Marocco e allo stretto di Gibilterra da cui abbiamo cominciato il nostro giro: abbiamo fatto 26mila km, circumnavigando una superficie di 30 milioni di kmq abbondanti che ospita un miliardo e 300 milioni d’abitanti.

Attraversiamo l’Africa

Lo faremo a tre livelli, così da toccare diversi Stati che non hanno sbocchi sul mare.

La prima traversata la facciamo lungo il Tropico del Cancro, cioè al 23° parallelo nord. Partendo da ovest attraversa il Sahara Occidentale, la Mauritania, il Mali che non ha sbocchi al mare (sigla “MAL”, cap. Bamako), il sud dell’Algeria, il nord del Niger (per esteso, cap. Niamey, anch’esso senza mare), il sud ancora della Libia e l’Egitto per poi tuffarsi nel mar Rosso ed entrare in Asia.

Lungo l’Equatore invece troviamo da ovest ad est: le isole Sao Tomé Principe, il Gabon, il Congo Brazzaville, il Congo Kinshasa, l’Uganda, il Kenya e la Somalia per poi proseguire nell’Oceano Indiano.

L’unico Paese senza mare è l’Uganda, in cui non siamo riusciti a infilare una sigla e che ha per capitale Kampala, ed è stretto tra il Sud Sudan a nord (sigla “SUD SUD“, capitale Giuba) il Kenya ad est, la Tanzania e il Ruanda a sud e il Congo Kinshasa a ovest. Il Ruanda è una strisciolina proprio piccola in cui abbiamo cercato di sistemare una R. La capitale è Kigali.

Il Tropico del Capricorno, a 23 gradi sud attraversa invece la Namibia, il Botswana (con capitale Gaborone) il Sudafrica, il Mozambico e Madagascar.

E chi manca?

Vi dò qualche indicazione e magari provate a trovarli a partire dalle aree conosciute:

Burkina Faso, sigla BF, capitale Ouagadougou. Confina a ovest e nord-ovest con il Mali, a nord-est col Niger, a est con il Benin, a sud con Togo e Ghana.

Chad, scritto per intero, con capitale N’Djamen, confina a nord con la Libia, ad est con il Sudan, a Sud con la Repubblica Centrafricana, ad ovest con il Camerun e il Niger.

Repubblica Centrafricana, sigla ”REP”, capitale Bangui, confina a nord e nord-ovest con il Chad, a nord-est col Sudan e col Sud Sudan, a Sud col Congo Kinshasa e col Congo Brazzaville, ad ovest con il Camerun.

Etiopia (“ETIOP”, capitale Addis Abeba, confina a nord-est con Eritrea e poi Gibuti, ad est con la Somalia, a sud col Kenya, ad ovest con il Sud-Sudan e il Sudan, ad est con l’Eritrea.

Zambia, sigla “ZAM”, capitale Lusaka, confina a nord con il Congo Kinshasa e la Tanzania, ad est col Malawi, a sud con lo Zimbabwe, il Botswana e la Namibia, ad ovest con l’Angola.

Malawi, sigla “M”, capitale Lilongwe, confina a nord con la Tanzania, ad est e a sud con il Mozambico,ad ovest con lo Zambia.

Zimbawe, sigla “ZIM”, capitale Harare, confina con lo Zambia a nord-ovest, Mozambico ad est, il Sudafrica a sud, il Botswana a sud-ovest.

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