Mappa d’Irlanda

La mappa rappresenta i contorni dell’isola d’Irlanda con qualche dettaglio oltre alle coste.

Segni convenzionali

La traccia in rilievo rappresenta le coste dell’isola;
il vuoto interno all’area che racchiude è la superficie dell’isola;
il vuoto esterno è il mare;
i tondini sono le città;
la zona a righe parallele è l’Irlanda del Nord.

Esplorazione

Disponete la mappa con la scritta in stampatello e in braille in alto. Quello è il nord.

La forma complessiva dell’isola non suggerisce nessuna similitudine. Proviamo allora a seguire con più attenzione la traccia in rilievo che ne rappresenta le coste. Noterete che esse sono molto frastagliate a nord e ad ovest, cioè dove sono bagnate dall’Atlantico. Si presentano invece più regolari ad est, verso la Gran Bretagna.

La parte rigata a nord-est è l’Irlanda del Nord, che non fa parte della repubblica d’Irlanda ma del Regno Unito, e ha Belfast come capitale. Ne trovate il tondino nei pressi della riva.

Il nostro giro dell’isola

Non vi sarà difficile trovare lungo la costa orientale (quella a destra) un tondino sulla costa: è Dublino, la capitale dell’Éire o Repubblica d’Irlanda. Da qui cominciamo il nostro giro dell’isola in senso orario. Dublino si affaccia sull’omonima baia che si apre sul piccolo mare d’Irlanda. La baia di Dublino si avverte poco nella mappa, ma fidatevi, c’è!

Dopo, la costa irlandese si fa piuttosto lineare. Più movimentato il lato sud, che risente degli effetti dell’oceano Atlantico. Tra le baie che vi si aprono trovate quella di Cork, perché accanto c’è il tondino della città. Ci troviamo sul cinquantunesimo parallelo. Tenete presente che quello che passa da Sondrio o da San Candido è circa il 46esimo.

Dirigendo l’attenzione nuovamente verso nord, e quindi sulla costa occidentale, troviamo numerose baie formate da penisole che si allungano quasi come impronta di dita verso l’oceano. La dicono anche “mano d’Irlanda”. Qui arriva la corrente del golfo, che ha attraversato tutto l’Atlantico per portare un po’ di calore messicano e pioggia a quest’isola del nord.

Tutta la costa occidentale è rocciosa, impervia e frastagliatissima. Risalite, e in fondo ad una profonda baia con relativo tondino c’è la città di Limerick, che ha dato il suo nome a quelle simpatiche poesiole non-sense.

Questa poi non è un’insenatura, ma l’enorme estuario del fiume irlandese più lungo, lo Shannon. Risalite ancora un po’ e in fondo alla baia successiva trovate Galway. Subito fuori dalla baia c’è la strisciolina delle isole Aran. Sono tre, ma così vicine che se non distinguete l’una dall’altra siete scusati.

Subito a nord di Galway si estende la selvaggia regione del Connemara. Risalendo ancora verso nord, lì dove la costa si avvicina all’area a righe parallele, c’è la regione del Donegal con la relativa baia. Adesso siamo saliti al 54esimo parallelo.

Ci troviamo adesso nell’Ulster. Noi spesso diciamo indifferentemente Irlanda del Nord o Ulster, ma è un po’ sbagliato. La regione chiamata Ulster infatti è più ampia dell’Irlanda del Nord, e tre delle nove contee di cui si compone appartengono alla Repubblica.

Una di queste contee è appunto il Donegal, che occupa la parte più settentrionale dell’isola e confina ad est con la contea di Londonderry, che si estende invece nella parte rigata. Se seguiamo le coste di questa che è l’Irlanda del Nord sotto il controllo britannico, tra insenature e promontori arriviamo al lato est e, scendendo, troviamo presso la riva Belfast che ne è la capitale. Scendiamo ancora un po’, finisce la parte rigata e quando incontriamo il tondino che rappresenta Dublino, abbiamo terminato il nostro giro.

La mappa ci dà anche un altro tondino. Non lo trovate sulla costa, ma in mezzo verso sud-est: è la città di Kilkenny.

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