La mappa rappresenta un’ampia area americana che comprende il sud degli Stati Uniti, il Messico, le grandi Antille, l’America Centrale con il Guatemala e la parte più settentrionale dell’America del Sud.
Segni convenzionali
La linea a rilievo indica le coste e i confini;
il vuoto all’interno della linea è la superficie dei diversi Paesi;
l’area piena è il Guatemala.
Esplorazione
Disponete la mappa per il lungo, con l’angolo tagliato in alto a destra e la scritta in stampatello e in braille in basso a sinistra. Così avrete il nord in alto. Una prima esplorazione a due mani non vi dà grossi risultati. Certo, c’è un’area vuota in alto a destra, un’altra in basso a sinistra, ma poi? Cercate allora una piccola area piena: bene, quello è il Guatemala. Quello, almeno per oggi, è l’ombelico del mondo. A destra e a sinistra c’è il mare, sopra c’è il Messico e un pezzo degli Stati Uniti, e sotto il resto dell’America Centrale e un pezzo di quella del sud.
L’itinerario Atlantico
In piccioletta barca seguiremo idealmente con le nostre dita la costa Atlantica cominciando da nord. Nella mappa, a destra in alto c’è l’Atlantico. Avviciniamoci alla costa più a nord della mappa e troviamo le coste della Georgia. Attenzione, di Georgie al mondo ce ne sono due: l’altra è in Asia. Questa invece fa parte degli Stati Uniti.
Scendiamo e ci troveremo a circumnavigare una penisola: è la Florida. Quando fu scoperta nel 1500, l’accento era sulla I e voleva dire fiorita. Adesso la pronuncia inglese ha spostato l’accento sulla O. Qui ci sarebbero i famosi parchi di divertimento, i coccodrilli e Capo Kennedy per i lanci spaziali. Questa Florida sembra proprio un dito puntato. E osservate dove punta? Punta verso una cosa di forma allungata che potrebbe far pensare ad un pesce. Quella è Cuba, e il mare in mezzo è lo stretto di Florida: sono 180 km che tanti cubani oppositori di Fidel Castro hanno attraversato con i mezzi più disparati.
A sud di Cuba c’è Giamaica, piccolina, mentre ad est ci sono le altre grandi Antille: Hispaniola, divisa tra Repubblica Dominicana e Haiti. Ad est ci sarebbe Portorico, ma nella mappa non è stata riportata. Il mare che le circonda è sempre l’Atlantico, ma qui attorno prende il nome di mar dei Caraibi.
Ma torniamo alla nostra barchetta. L’avevamo lasciata in Florida. Passato lo stretto che la divide da Cuba, entriamo nell’amplissimo golfo del Messico. È da queste acque calde che parte la corrente che attraversa tutto l’Atlantico e va a bagnare l’Europa nord-occidentale, portandole un po’ del caldo accumulato qui.
Seguite la costa e toccherete alcuni degli Stati Uniti e il delta del Mississippi, la Luisiana e New Orleans, non segnati nella mappa. Però da queste parti è nato il blues e da queste parti i neri ne hanno passate… di tutti i colori! Poi la costa piega verso sud e si affaccia il Texas, che arriva al confine col Messico. E’ su questo confine che Trump voleva erigere il famoso muro.
Seguite l’ampia curva e quando la costa si volge ad est: è il Chiapas che si affaccia sul mare, ed è uno degli Stati della federazione messicana. Lo incontreremo anche nell’itinerario successivo, quello del ritorno lungo le coste del Pacifico.
Ma noi seguiamo la nostra costa e ci si para davanti una penisola che punta verso nord: è la penisola dello Yucatan la cui porzione nord è occupata dallo Stato omonimo, sempre della federazione del Messico. Aggiriamo anche questa penisola e ci troviamo al di fuori del golfo del Messico e al di fuori dell’America del Nord.
L’America Centrale è come un ponte sottile, molestato da una parte e dall’altra da ben due oceani e occupato da otto Stati. Il primo che incontriamo sulla nostra costa è il Belize, molto piccolo, alla base dello Yucatan. Ma il pieno alle sue spalle è proprio il nostro Guatemala che però non ha sbocchi sul golfo del Messico e, quindi, dalla nostra barchetta lo oltrepasseremmo senza accorgercene.
Poi la costa fa quasi un angolo retto e piega ad est: è la costa dell’Honduras; poi si volge ancora a sud ed è in Nicaragua, bagnato anche dal Pacifico, così come la Costa Rica che segue mentre la costa va verso est e mentre il ponte dell’America Centrale si fa più sottile.
Poi si assottiglia definitivamente nel successivo Stato di Panama, il cui territorio appare a zig-zag e al centro del quale è stato praticato il famoso canale di Panama: opera grandiosa che mette in comunicazione i due oceani, e che permette di evitare di fare il giro di tutto un continente per passare da una parte all’altra.
Qui finisce il Centro America, al confine tra Panama e la Colombia, il grande Stato la cui costa volge verso nord-est. Un confine serpeggiante lo divide dal Venezuela di cui la mappa traccia solo una porzione. E qui finisce il nostro itinerario orientale.
Itinerario del Pacifico
Con rapida mossa che non la realtà, ma la mappa ci concede, attraversiamo la Colombia e prepariamoci a risalire da sud la costa occidentale, quella bagnata dal Pacifico.
Al confine colombiano abbandoniamo il Sudamerica, ritroviamo Panama con la sua forma sinuosa e lo stretto ed i piccoli Stati dell’America Centrale. Risaliamo e dopo le coste panamensi incontriamo Costa Rica e Nicaragua. Ricordate? Li avevamo toccati anche nell’itinerario precedente quando seguivamo le coste atlantiche.
Dopo, il Pacifico tocca due Stati che non si affacciano anche sull’Atlantico e sono prima El Salvador, piccolino, e poi finalmente, più grande, il Guatemala. Qui sembra piccolo, ma è grande come un terzo dell’Italia e anche la popolazione è circa un terzo della nostra.
Risalendo, oltrepassiamo il confine tra Guatemala e Chiapas che, come già sapete, è parte della federazione del Messico.
Seguiamo la lunga costa messicana sul Pacifico in direzione nord-ovest e finiremo con l’infilarci in un golfo lungo e stretto, almeno qui sulla mappa. A destra, cioè ad est abbiamo un ampio continente e la lunga penisola ad ovest non è altro che la California che sembra quasi la coda del bestione nordamericano. Infatti questo è inevitabilmente il golfo della California. A sentire California pensate subito: eccoci negli Stati Uniti! Ma non è vero. Già, perché la California sono due: una è la penisola, detta anche Bassa California, ed è messicana, l’altra è sopra, nell’ultima porzione in alto a sinistra della mappa, ed è lo Stato della California, cioè uno degli Stati Uniti, con San Francisco, Los Angeles, Hollywood e tutta la Californication dei Red Hot Chili Peppers!