La mappa rappresenta la facciata di questo avveniristico edificio inaugurato nel 2017 e che Amburgo ha dedicato alla musica.
Esplorazione
Orientate la mappa con l’angolo tagliato in alto a destra.
In una prima esplorazione a due mani partendo dal basso, si sentono delle linee sinuose orizzontali, delle onde, ed una linea molto marcata che è il molo, il suolo dell’isola su cui l’Elbphilharmonie sorge.
Salendo si percepisce l’edificio composto da due corpi di fabbrica sovrapposti. Per renderci conto di quanto è grande, nell’angolo in basso a destra tra edificio e molo c’è un piccolo segnetto verticale a simboleggiare una persona di 1,70 m.
La parte inferiore dell’Elbphilharmonie è un blocco rettangolare prevalentemente pieno, in muratura, suddiviso da quattro linee doppie verticali che sono delle aperture finestrate. I piccoli punti quadrati, quasi dei forellini riportati su tutta la superficie del blocco, sono delle piccolissime finestre. Questa parte era preesistente ed era un enorme deposito di cacao e caffè degli anni ’60 in mattoni a vista.
Il corpo architettonico superiore è a griglia. Perlustrandolo e seguendo con attenzione la forma esteriore dell’edificio percepiamo che le linee verticali esterne riprendono perfettamente quelle del blocco inferiore e che queste proseguono fino al tetto, assai singolare, ondeggiante e formato da 4 punte di diverse altezze e tre anse. La punta più alta è di 110 metri, quella più bassa invece 80. Si tratta di una tensostruttura d’acciaio interamente rivestita con grandi lastre di vetro definite anche “pelle di vetro”.
Tra i due corpi architettonici sentiamo un solco orizzontale, che è per così dire un vuoto di congiunzione o di appoggio delle due parti. Qui, all’altezza dell’ottavo piano, è stata creata una grande piazza panoramica (il Plaza) protetta dal vento da grandi vetrate. Gli architetti Herzog & De Meuron descrivono questa piazza come un grande interstizio fra lo zoccolo storico e la nuova costruzione in vetro. Da lì si gode la vista a 360 gradi sulla città e sul fiume Elba.
Percorrendo il solco orizzontale con le dita, si sente un campo ad arco, una mezzaluna: è una grande uscita della piazza verso una balconata esterna che gira tutt’attorno all’edificio.
Al di sopra della mezzaluna trovate tre elementi che interrompono la griglia della facciata: hanno forma di coppa e rappresentano una serie di vetri particolari, di dimensioni differenti che vengono descritti dagli architetti per la loro forma come dei diapason. Questi vetri si trovano davanti alle logge e in corrispondenza della grande sala concerti. Sono balconi perfettamente inseriti nella facciata.
La grande sala da concerto da 2100 posti all’interno di questo nuovo insieme architettonico è come una bolla sospesa, avvolta da due gusci di cemento armato poggiati su centinaia di grandi molle d’acciaio (sono 362 molle) in modo da scollegare acusticamente la sala dal resto dell’edificio.
L’Elbphilharmonie ospita altre due sale da concerto, una vasta area per l’educazione musicale, una serie di luoghi per mangiare e bere, un hotel, degli appartamenti e la piazza coperta aperta al pubblico.
Il nuovo corpo architettonico in acciaio e vetro che dà un’idea di trasparenza, di alta tecnologia, di progresso, con il suo aspetto esterno di estrema leggerezza, forma insieme alla contrapposta massiccia e razionale costruzione in mattone rosso degli anni ’60 un insieme armonioso, e ospita appunto la sede della filarmonica di Amburgo.